Chi Sono

Mi sono iscritta in Giurisprudenza per istinto, ma senza conoscerne il vero motivo. Ci sono voluti 20 anni di carriera e una lunga esperienza per capire che studiare legge è stata una scelta di vita, difficile da raccontare in poche righe.

La naturale propensione a prendermi cura delle persone e dei loro interessi e diritti, ha animato la passione verso i miei studi e la mia professione. La voracità intellettuale ha fatto il resto.

Così, spinta da una mente curiosa, sono diventata prima avvocato (2003), poi dottore di ricerca (2006), quindi Giudice onorario di Tribunale (2012) e quindi ancora assegnista di ricerca (2022).

L’intreccio costante e continuo dei diversi ambiti di lavoro, mi ha insegnato a ragionare sulle questioni legali sotto diverse prospettive. Alla professione di avvocato devo l’acquisita versatilità, pragmaticità e capacità di adattamento. All’esperienza di giudice onorario devo riconoscere un consolidamento della mia formazione professionale e personale. Al mondo accademico devo l’occasione di incontri intellettualmente significativi, spesso fonti di ispirazione, e il ritorno all’eleganza della teoria.

Tutti comunque fondamentali per lo sviluppo della capacità di ascolto e per un approccio responsabile ai casi e alle persone, in un misto di professionalità ed empatia.

Alla ricerca costante di nuove sfide professionali, di recente sono stata selezionata dalla Camera di Commercio italiana a Dubai come “Italian Representative IICUAE”.

Adriana Grandolfo Avvocato

Chi Sono

Mi sono iscritta in Giurisprudenza per istinto, ma senza conoscerne il vero motivo. Ci sono voluti 20 anni di carriera e una lunga esperienza per capire che studiare legge è stata una scelta di vita, difficile da raccontare in poche righe.

La naturale propensione a prendermi cura delle persone e dei loro interessi e diritti, ha animato la passione verso i miei studi e la mia professione. La voracità intellettuale ha fatto il resto.

Così, spinta da una mente curiosa, sono diventata prima avvocato (2003), poi dottore di ricerca (2006), quindi Giudice onorario di Tribunale (2012) e quindi ancora assegnista di ricerca (2022).

L’intreccio costante e continuo dei diversi ambiti di lavoro, mi ha insegnato a ragionare sulle questioni legali sotto diverse prospettive. Alla professione di avvocato devo l’acquisita versatilità, pragmaticità e capacità di adattamento. All’esperienza di giudice onorario devo riconoscere un consolidamento della mia formazione professionale e personale. Al mondo accademico devo l’occasione di incontri intellettualmente significativi, spesso fonti di ispirazione, e il ritorno all’eleganza della teoria.

Tutti comunque fondamentali per lo sviluppo della capacità di ascolto e per un approccio responsabile ai casi e alle persone, in un misto di professionalità ed empatia.

Alla ricerca costante di nuove sfide professionali, di recente sono stata selezionata dalla Camera di Commercio italiana a Dubai come “Italian Representative IICUAE”.